Entro le 9,30 di stamani, l’Ultim Edmond de Rothschild dovrebbe tagliare il traguardo della Route du Rhum, chiudendo una regata complessa per i trimarani, ma non tanto complessa come quella che stanno vivendo i Class40.
Fuori dalle perturbazioni da oltre 24 ore, la flottiglia dei primi sette Class40 – in cui è compreso anche il Class40 IBSA – hanno affrontato ieri il passaggio alle Isole Azzorre e stanno ora scendendo alla ricerca dell’Aliseo, che ancora latita. C’è anche chi ha scelto di fermarsi per un check: un passaggio forse obbligato in particolare per il terzo italiano in gara, Andrea Fornaro con il suo Influence, che ha avuto un problema alla tenuta della chiglia.
All’alba di stamani, i “magnifici sette” hanno scelto di alzarsi – e IBSA ha proprio dovuto virare – per cercare un po’ più di vento, perché davanti a loro si prefigura un’area di bonaccia che potrebbe rallentare ancora il percorso. Dopo una settimana così faticosa, un po’ di tranquillità sembrerebbe dovuta e invece qui si vuole assolutamente correre e non lasciare il gruppo di testa, andandosi a cercare un po’ più di vento. L’aliseo: dove si è nascosto? La porta pare aprirsi ancora un po’ più a Sud, all’altezza delle Canarie e questo ci dice che ci vuole ancora pazienza e al momento navigare ancora con vento da Sud-Ovest. Prima di agganciare l’aliseo da Est pare ci sia da passare un’area di bonaccia che “divide” i due sistemi meteorologici.
Al rilevamento delle 7, il Class40 IBSA figurava solido e stabile in settima posizione: il distacco dai primi si attesta entro le novanta miglia: è come se – nella categoria Class40 – ci fosse una regata nella regata, i primi otto contro il resto del mondo. Alberto Bona intanto resta quasi in silenzio rispetto al resto della flotta: filtra da bordo una foto con sorriso e benda in fronte, un cielo ancora plumbeo – ma questo cambierà presto – e una barca ordinata e in assetto, con una andatura ancora stretta.
Aliseo, ti aspettiamo!