Una carriera in Italia e all’estero tra industria, finanza e settore assicurativo, il ruolo di Direttore Sportivo del Circolo Vela Bellano e l’impegno verso la tutela dell’ambiente e l’inclusione sociale attraverso lo sport, e una grandissima passione per la vela e il mare che lo accompagna sin da quando era bambino: Luca Bertacchi è il team leader del progetto Class40 di IBSA e Alberto Bona.
Luca, come nasce la tua passione per la vela?
La vela per me è più di una passione: ricordo il mio primo viaggio in Sardegna nei primi anni ’70 e la possibilità di veleggiare a bordo del Corsaro II, storico yawl della Marina Militare… Da allora non sono più sceso dalla barca. Mio Padre era ufficiale di Marina e ci ha trasmesso la sua passione; da piccolini ci ha portato in crociera estiva con le Navi Scuola della marina militare, poi sul Flying Junior e con un Comet di nove metri. All’età di dieci anni ci siamo trasferiti in Sardegna ed è iniziata l’avventura dello Yacht Club Costa Smeralda dove passavamo le nostre estati a fare gli istruttori e aiutare i nostri “miti” della vela. Mi ricordo di una regata su un maxi a tredici anni dove il mio ruolo era “giuncare” spinnaker sottocoperta: praticamente non vidi mai il cielo per sei ore.
Come hai conosciuto Alberto? Cosa ti ha spinto a puntare su di lui?
Nel 2021 ho ingaggiato Alberto come navigatore per la Giraglia sul BertaX, un X-Yacht di 50 piedi. Insieme abbiamo ottimizzato la barca e fatto una regata di successo che ha segnato l’inizio di una forte condivisione di valori e la convinzione di poter fare qualcosa di unico insieme.
Lavorare con Alberto è stata una delle esperienze più divertenti e coinvolgenti della mia vita: Alberto non è solo un talento della vela offshore, ma anche un marinaio di altri tempi con valori profondi e sinceri. Unisce una meticolosa preparazione ad una sensibilità che raramente ho incontrato. L’esperienza fatta in Bretagna lavorando con i grandi della vela offshore lo ha reso un velista completo e ancora con molto potenziale inespresso. Su queste basi abbiamo lavorato insieme al progetto IBSA Class40, forti della passione che ci accomuna per la vela e per le sfide difficili.
Quello con Alberto è un confronto costante su moltissimi aspetti del progetto, si può dire che sei un suo consigliere per lui, ma anche un supervisore. Potresti dirci su quali aspetti principali vi concentrate nei vostri scambi?
Alberto in questo anno è maturato tantissimo. I navigatori solitari, in particolare quelli che si sono creati da soli, hanno un processo decisionale evoluto ma particolare: sono abituati a fare scelte importanti in solitudine, spesso in condizioni di stress fisico e mentale. Abbiamo fatto un lavoro fantastico condividendo quasi tutti gli aspetti, creando un team che ci potesse completare nelle debolezze, aprendoci a scelte diverse che comunque sono passate da un rigoroso e strutturato processo decisionale. Sulle scelte strategiche ci allineiamo velocemente, su quelle tecniche io pongo tante domande che spesso aiutano le soluzioni finali. Il benessere e la serenità di Alberto e del Team sono il focus principale.
Quali sono gli obiettivi a breve termine, in previsione della Route du Rhum?
A breve IBSA Class40 sarà varata e direi che un primo importante obiettivo è raggiunto: è bellissima! Ora dobbiamo concentrarci sull’ottimizzazione e sull’affidabilità. Avremo due mesi intensissimi dove ogni giorno, ogni notte e ogni manovra saranno meticolosamente studiati. Il Team è fenomenale e sarà cruciale per mantenere in mare e a terra la serenità di Alberto. Deve arrivare alla partenza della Route du Rhum sereno, e sicuro di sé e dei suoi mezzi.
Quali sono le finalità della partnership con IBSA, le motivazioni che ti hanno spinto a proporre a loro il progetto?
IBSA è un’eccellenza Svizzera che unisce gli aspetti umani delle società familiari alla solidità e struttura delle grandi corporation internazionali. I valori aziendali con focus verso la persona e la sostenibilità, passando attraverso un processo di ricerca e innovazione tecnologica di primo ordine, erano perfettamente in linea con i principi che animavano la nostra sfida. La forte presenza del Gruppo sia in Italia sia in Francia, dove è un astro nascente, completava la sintonia con la nostra sfida in Class 40, barca progettata e costruita in Francia, con un team operativo di eccellenze francesi ma con al timone un grande velista italiano. Insomma, siamo entusiasti di poter condividere questa bella sfida internazionale con il Gruppo IBSA e spero possa unire le persone nella passione per la vela e l’ambiente.