La Route du Rhum secondo Alberto Bona

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La Route du Rhum secondo Alberto Bona

24 Ottobre 2022

A causa delle brutte condizioni meteo previste sulla Bretagna nei prossimi giorni, il team IBSA-Bona ha preferito anticipare il trasferimento della barca previsto inizialmente per il fine settimana. Il Class40 IBSA è così di nuovo ormeggiato nel porto di Saint-Malo da dove, il prossimo 6 novembre, partirà la Route du Rhum.

La Route du Rhum è la traversata oceanica in solitaria più famosa del circuito, quindi la più ambita da tutti. Nella nostra classe, saremo in 55 e parteciperanno i team più forti della Class40. La Route du Rhum ha una lunga e affascinante storia che tutti conoscono e che viene tramandata sin dalla prima edizione, qui, in Francia, è famosissima! Quest’anno si parla molto di Florence Arthaud perché Philippe Poupon (un altro mito della vela transalpina) riparte con lo stesso trimarano con cui Florence vinse nel 1990. All’epoca ero un bambino di 4 anni e la Route du Rhum era già leggenda!  

Ho seguito l’edizione del 2014 da vicino, specialmente osservando i Class40. Vi partecipava Giancarlo Pedote con Fantastica, e Alex Pella che aveva fatto una super regata e vinto con grande classe. Nel 2018 fu impressionante la vittoria di Richomme, sempre in Class40, ma l’episodio che più mi ha emozionato della scorsa edizione è stata la lotta tra i giganti, tra Francis Joyon e François Gabart con vittoria finale per Francis. 

Per me questa Route du Rhum sarà tutta una scoperta. Sarà la mia prima traversata in solitario su questo tipo di barca, la prima su questo percorso, non stop dall’Europa dinverno fino ai caldi Caraibi.

Sono molto curioso di vedere che meteo ci sarà, che rotta faremo, come gestiremo la discesa verso latitudini più calde, a caccia degli Alisei. La cosa che mi motiva di più è trovare la via più veloce per la Guadalupa, una strada diretta, senza tappa intermedia. 

Anche il modo di regatare sarà tutto nuovo per me: è la prima volta che avrò la possibilità di ricevere informazioni meteo a bordo e di sapere con precisione dove si trovano gli avversari. 

Insomma, per riassumere, a parte le Mini, questa è la mia prima, vera transat in solitario e non vedo lora di partire”.

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