Lasciati alle spalle (per ora) l’Oceano e le tratte più a Nord percorse durante le ultime regate, il Class40 IBSA si appresta a solcare le onde del Mar Mediterraneo. Questa volta a guidarlo non sarà Alberto Bona bensì il Boat Captain Pierre-Edouard Regaud, che porterà la barca dalla casa-base di Trinité-sur-Mer in Bretagna fino ad Antibes in Costa Azzurra, dove la attendono alcune attività nella filiale francese di IBSA.
Per arrivare all’appuntamento ad Antibes, per il Class40 IBSA è stata scelta la rotta più green, evitando il trasporto su strada e optando per un trasferimento via mare, più lungo in termini di tempo ma indubbiamente più sostenibile in termini di impatto ambientale. Una decisione che ricalca quella presa lo scorso anno quando, all’arrivo della Route du Rhum, per evitare di ricorrere all’utilizzo di una nave cargo per far tornare il Class40 IBSA in Europa, la barca era rimasta ai Caraibi fino alla partenza della “regata di ritorno”, la Défi Atlantique, ottimizzando in un solo viaggio agonismo e trasferimento.
Una scelta sostenibile quindi, fedele all’impegno del progetto Sailing into the Future. Together, che si trasforma anche nell’occasione per osservare – senza l’adrenalinica concentrazione di quando si è in regata – le acque attraverso le quali naviga il Class40 IBSA e valutare da vicino lo stato di salute del Mar Mediterraneo.
Il Class40 IBSA partirà quindi da la Trinité-sur-Mer, navigherà lungo le coste della Spagna fino a Cadice per poi entrare nello Stretto di Gibilterra e, dopo una breve sosta a Palma di Maiorca, giungerà ad Antibes.
Durante il passaggio dello Stretto di Gibilterra Pierre-Edouard Regaud insieme all’equipaggio dovrà prestare particolare attenzione a tenersi lontano dalle orche, che da alcuni anni – si presume dopo un attacco volontario da parte dell’uomo ad alcuni cuccioli – hanno iniziato ad attaccare le barche in navigazione. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di attacchi a barche che hanno il fondo chiaro in particolare contro i timoni e le pinne. Generalmente questi attacchi non risultano in gravi conseguenze, ma si sono verificate anche situazioni molto rischiose, come quella capitata di recente durante la Ocean Race, quando tre orche hanno attaccato le barche Team JAJO e Mirpuri Trifork Racing, fortunatamente senza feriti né grandi danni.
Una volta giunto ad Antibes a fine agosto, il Class40 IBSA si fermerà per un paio di settimane, e sarà raggiunto dal suo skipper Alberto Bona per svolgere alcune attività e impegni istituzionali in programma con la filiale francese. A seguire, nella prima metà di settembre, il Class40 IBSA con a bordo Bona e Regaud riprenderà il mare e tornerà in Bretagna per iniziare la preparazione per la Transat Jacques Vabre.