Domenica 30 giugno parte dalla bellissima Québec City, e più precisamente dal fiume San Lorenzo – uno dei fiumi navigabili più grandi e affascinanti al mondo – la Transat Québec Saint-Malo.
Una regata epica, che in realtà è tante regate assieme, come spiega Alberto Bona: “Navigheremo più di 300 miglia lungo il fiume San Lorenzo e le prime 150 saranno davvero difficili per correnti contrastanti, poca profondità e per essere in tante barche in uno spazio relativamente stretto, pronti a lottare con le correnti e anche ad ancorarci, se sarà necessario, per contrastare l’andamento del fiume in caso di poco vento”.
La seconda parte di navigazione lungo il San Lorenzo porterà poi le barche a navigare con la corrente portante fino alla foce. Spiega ancora Alberto Bona: “Si inizierà una sorta di prova costiera nell’area di Terranova, prima di arrivare nell’Oceano vero e proprio”.
E lì, nell’Oceano Atlantico, ci sono grandi aspettative: “Questa regata è celebre per l’andatura portante per una navigazione, con l’alta pressione, bella e veloce. Se il meteo sarà come da previsioni, questa parte sarà molto avvincente ed è quella che la rende famosa tra i regatanti”, racconta Alberto.
La quarta sezione delle quasi 2900 miglia da navigare è quella dell’atterraggio in Europa: “L’avvicinamento al Canale della Manica – analizza Alberto – potrebbe avvenire da Nord, e in questo caso potrà essere più complicato, ma siamo ottimisti e speriamo di tirare una bella traiettoria dritta. In ogni caso, abbiamo già visto in regate precedenti, come questa fase sia complessa e rischiosa. Bisogna rimanere estremamente concentrati, perché c’è il rischio che, a causa delle correnti, i risultati acquisiti vengano messi in discussione”.
La decima edizione della Transat Québec Saint-Malo entra ora nel vivo ed è palpabile l’affetto e l’attesa della popolazione locale. “Québec City non è una città di vela” – conclude Alberto Bona – “ma siamo stati accolti molto bene e si sente che c’è aspettativa per questa nostra regata”.