Tredici ore di trasferimento per arrivare all’approdo, dopo i 12 giorni di navigazione. La “decompressione” dopo il taglio del traguardo della Transat CIC è di fatto il vero premio. Un’alba perfetta ha accolto a New York Alberto Bona e il Class40 IBSA che, alle 04:00 del mattino dell’11 maggio (le 10:00 in Italia), ha fatto il suo ingresso ufficiale nella Upper Bay passando sotto il ponte di Verrazzano, dove lo shore team e il team IBSA lo aspettavano.
Un viaggio magico di due ore ha condotto Alberto Bona all’ormeggio, dopo l’iconico passaggio davanti alla Statua della Libertà, attraversando come in un sogno uno dei waterfront più belli del mondo, una scenografia composta dai grattacieli di New York.
Alberto è provato e al tempo stesso sorridente, con una lunga lista di lavori da effettuare – compreso il controllo dello scafo per una potenziale delimitazione a prua, dovuta a un cedimento strutturale durante la seconda perturbazione o, forse, a una collisione con un oggetto non indentificato.
“Ho portato il Class40 IBSA dall’altra parte del mondo, in America!” – racconta Alberto Bona. “Non ero partito per il quinto posto, ma navigare in solitario significa accettare l’avventura, accettare l’esperienza. E questa è stata una esperienza dura ma bellissima. Sono contento di averla vissuta navigando lungo il sottile filo tra spingersi al limite della velocità e le andature di sopravvivenza. Ho imparato molto. La seconda depressione, per noi che navigavamo un po’ più indietro, è stata molto forte, c’era veramente tanto mare: uno spettacolo bellissimo”.
Nonostante le avarie, “va tutto bene a bordo di IBSA” è divenuto il motto delle dirette dal mare di Alberto Bona. “Rispetto ad altri team che hanno avuto danni significativi, ce la siamo cavata bene. Ho avuto un problema a una vela di prua il primo giorno che forse mi ha deconcentrato, poi ho rotto un “tira giù” del timone, che mi ha obbligato a strambare dove non avevo previsto di farlo nell’approccio alla depressione e, poi, la delaminazione che mi ha reso più cauto quando ero mure a sinistra”.
Ora per Alberto Bona qualche ora di riposo prima di essere festeggiato dai collaboratori di IBSA USA e prima della premiazione, in programma a New York alle 18:00 di domenica 12 maggio.