Il pathos continua alla Transat Jacques Vabre. Il nono giorno di navigazione nella seconda tappa della regata (e il diciottesimo in totale) vede il Class40 IBSA in un’ottima seconda posizione al rilevamento delle 14:00 del 15 novembre, ma l’attenzione è alta e c’è tanta attesa.
Nel pomeriggio del 13 novembre, infatti, una parte consistente della flotta – quella che aveva guadagnato anche 100 miglia di distacco restando a Ovest e poi le aveva perse – ha iniziato a puntare a Ovest/Nord-Ovest a seguito dell’attesa formazione di una depressione che porterà vento al centro dell’Atlantico. Gli skipper più indietro in classifica a seguito dell’evanescenza dell’Aliseo nella parte più occidentale del percorso hanno quindi approfittato della situazione, decidendo per una rotta nuova che si è aperta quasi inaspettatamente.
Alberto Bona e Pablo Santurde del Arco sul Class40 IBSA, che tanto sono stati ricompensati nei giorni scorsi dalla rotta Sud, hanno scelto di continuare alla ricerca di quello che Bona ha definito “l’Aliseo Profondo”, portando avanti una strategia di tante miglia ma tutte navigate nell’aria, strambando sui buoni e gli scarsi (i salti e le variazioni di vento indotti dalle rotazioni dello stesso – ndr) e planando il più possibile sulle onde. Ogni bordo a Ovest avvicina alla meta e tiene sotto controllo gli avversari che hanno scelto di “scavalcare” l’ortodromica cercando il nuovo vento e la nuova rotta; ogni bordo a Sud permette di restare nell’Aliseo.
Certo, la flotta spaccata in due crea variabili nuove e una situazione da tenere sotto controllo, mentre si tenta di scavalcare il ventesimo parallelo di latitudine e quindi avvicinarsi al traguardo. L’Atlantico, insomma, diventa una scacchiera e i prossimi giorni ci diranno chi – tra i cercatori di vento a Nord e i pazienti navigatori del Sud – avrà avuto l’occasione di fare la scelta migliore in una prova ogni giorno più entusiasmante.
